venerdì 23 gennaio 2009

Tele2 multata per i filtri p2p -Denuncia a tele2-

Come molti di noi sappiamo, chi per sentito dire e chi per esser cascato nelle trappole pubblicitarie di tele2, la società filtra il traffico effettuato con il protocollo p2p. Questo comportamento è stato giudicato scorretto dall' ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) che ha fatto muovere il garante del mercato.
Nel seguente bollettino (pag 103) è descritta tutta l'azione legale del garante. Come possiamo vedere Tele 2 (Opitel spa) è stata denunciata, non per aver messo i filtri nelle connessioni degli utenti, ma per non aver specificato nelle sue campagne pubblicitarie, e soprattutto nel suo sito internet, tale limitazione.
Anche se finalmente un passo a favore degli utenti è stato fatto, noi di ottobitnews non siamo ancora contenti delle sanzioni e delle motivazioni di tele2.
Inanzitutto tele 2 è stata sanzionata di soli 90mila euro, una cifra irrisoria rispetto gli utili della società che ammontano a 10448721 euro.
Inoltre la società stessa dichiara:

"TELE2 applica sistemi automatici finalizzati ad ottimizzare la banda in alcune aree e in alcune fasce orarie. Questi sistemi non bloccano completamente le connessioni Peer To Peer, ma potrebbero limitarle nelle fasce orarie di picco, quando l'utilizzo della rete è particolarmente intenso (le ore pre-serali e serali). Desideriamo infatti evitare che il massiccio utilizzo di banda, tipico dei programmi P2P, possa danneggiare chi usa la rete per attività più tradizionali, come ad esempio la navigazione e la consultazione della posta elettronica."

Analizziamo punto per punto la dichiarazione:
-Inanzitutto la banda non viene bloccata in alcune aree, ma a TUTTI gli utenti che utilizzano l'ADSL di tele2.
-Ore serali e preserali? Esattamente il contrario di quello che dichiara, infatti le limitazioni iniziano alle 8 del mattino e terminano alle ore 24. Quindi la limitazione avviene durante tutto il giorno, tranne che nelle ore notturne.
-Inoltre dichiara non di bloccare ma di limitare il traffico. Analizziamo meglio la situazione. L'utilizzo di servizi p2p può arrivare ad impiegare banda anche di 100 Kb\s, mentre il limite posto da tele2 si attesta a 4-5 Kb\s. E' come aprire una superstrada e anzichè far circolare 100 auto al minuto ne permettono il flusso solo a 5. Questo secondo voi non è un blocco totale?
-Inoltre nell'ultima parte della sua dichiarazione dice di voler favorire l'utilizzo di sistemi più "tradizionali". Perchè non dire invece che è contro la veloce evoluzione dei sistemi informatici? Scaricare la posta elettronica e navigare era considerato "tradizionale" alcuni anni fà. Oggi quel "tradizionale" può benissimo includere anche i programmi p2p.
Ricordiamo inoltre che il p2p non è un protocollo utilizzaro solo per il download di materiale protetto da diritto di autore (tramite l'utilizzo di appositi programmi quali emule e bittorrent), ma ad oggi viene utilizzato anche per la visione di televisione (p2p tv).

sabato 17 gennaio 2009

Google affronta la crisi

La crisi economica che in questi periodi ci troviamo difronte, tocca anche alle società miliardarie di tutto il mondo. Così la stessa google è obbligata a chiudere le web-application poco remunerative, come già successo con Lively, adesso con un comunicato stampa google ha comunicato la prossima chiusura di: Google Video, Google Notebook, Google Catalog Search, Jaiku, Dodgeball e Google Mashup Editor.

Google video è stato sviluppato prima dell'acquisto youtube. Successivamente la società si è trovata ad avere due servizi che offrivano gli stessi contenuti. E' molto probabile che ci sarà un trasferimento degli account e dei video a youtube. In ogni caso a breve la possibilità di upladare video sarà sospeso.

Google Notebook permetteva di prendere appunti di qualsiasi tipo. Ecco il comunicato della società:
"Starting next week, we plan to stop active development on Google Notebook. This means we'll no longer be adding features or offer Notebook for new users. But don't fret, we'll continue to maintain service for those of you who've already signed up. As part of this plan, however, we will no longer support the Notebook Extension, but as always users who have already signed up will continue to have access to their data via the web interface at http://www.google.com/notebook."
In pratica il servizo continuerà ad essere disponibile solo per gli utenti già iscritti, e finirà il supporto per le estensioni.

Google Catalog Search risulta già chiuso e non accessibile. Era utilizzato per la scannarizzazione di cataloghi tramite il software OCR di google.

Jaiku non verrà chiuso ma diventerà un progetto open source, sostenuto dalla comunity stessa. Quest'ultima assieme a Dodgeball in realtà non si sono mai sviluppate secondo le aspettative di googleplex. Ultimamente con la diffusione del concorrente Twitter, mantenerle in vita e finanziarle è diventato inutile.



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venerdì 16 gennaio 2009

Le schermate blu di windows 7

Chi utilizza il pc ormai da molti anni, ed ha usato le varie versioni di windows, saprà di certo cosa sono le schermate blu anche dette "the blue screen of death" (BSOD). Con le versioni 95 e 98 ci eravamo affezionati a loro, tanto da non poterne fare a meno, e vederle comparire almeno una volta al giorno nel nostro monitor era definito "normale". Con l'avvento dell'xp e del Vista le apparizioni delle BSOD sono andate diminuendo.
Così, con lo sviluppo del windows 7, si "temeva" di non vederne più. Subito dopo la diffusione della beta di windows 7, smanettoni di tutte le età si sono messi all'opera per far comparire l'indistinguibile schermata. E....ci sono riusciti. In rete sono già presenti immagini video e istruzioni per far comparire le BSOD, le riportiamo di seguito:







Gli anni passano, ma le abitudini di vedere le schermate blu fabbricate da redmond non ci abbandoneranno mai.



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mercoledì 14 gennaio 2009

L'alta definizione...in un floppy

Da ieri sono apparse notizie, un po su tutta la rete, su un nuovo modo rivoluzionario di comprimere video che garantisce un'ottima qualità e un bassissimo costo di risorse. Mi sono documentato e la società che sta sviluppando questo progetto esiste davvero ed è un'azienda italiana di Napoli che si chiama Eco Controllo. Quest'ultima sta sviluppando un sistema di compressione chiamato "Codec" (Codec Castelli o Codec Eco Controllo) che assicura un migliore rapporto fra qualità e peso di un video. Il 12 Gennaio scorso si è tenuta una conferenza presso la sala Capitolare del Senato, per illustrare il progetto e secondo quanto affermano il dottor Massimiliano Giordano e i professori Giuseppe Polese e Genoveffa Tortora, i risultati ottenuti dalla Eco Controllo sono straordinari e superano gli attuali metodi di compressione video H264 ed Mpeg4.
I test sono stati effettuati dal
CeRICT in due modi: in maniera oggettiva cioè tramite strumentazioni apposite, e altre in maniera soggettiva, cioè con la valutazione da parte di un gruppo di persone, di alcune immagini compresse in maniera differente.
Sul sito della Eco Controllo oggi è stata pubblicata una rettifica in merito ad un errore che girava fra i vari siti che pubblicavano questa notizia. L'errore consiste nel fatto che nella conferenza è stato fatto vedere un video in alta definizione a 1080i memorizzato dentro un floppy da 1,44 Mbyte della durata di 20 secondi e non 20 minuti. A questo indirizzo è possibile trovare la relazione dettagliata sul progetto della Eco Controllo.




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